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Teatro Lirico, ''Hans Heiling''

Cagliari

I due personaggi, un grande dodecaedro alla sinistra e un gigantesco dente di narvalo sulla destra si riflettono nel grande fondale ZSM - Specchio Magico (18 m x h 11 m).La parte posteriore della scena è qui oscurata e gli oggetti posti dietro al fondale risultano invisibili.Di grandissima impressione scenica il momento in cui Heiling mostra ad Anna la propria dimora ...
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... una specie di wunderkammer o cabinet de curiosités.Grazie alla loro graduale illuminazione, gli oggetti simbolici posti dietro al fondale sembrano comparire dal nulla, come per magia.Il cambio di illuminazione provoca il passaggio dello ZSM - Specchio Magico da una situazione di riflessione ad una di trasparenza.
L'illuminazione degli oggetti posti dietro allo ZSM - Specchio Magico è qui stata aumentata, per cui, in questa immagine, la trasparenza del fondale è ancora maggiore.Elemento centrale della scenografia di Pier Luigi Pizzi, il fondale divide la parte anteriore del palcoscenico, dove si svolge l'azione, da quella posteriore, qui occupata dai giganteschi oggetti simbolici.
Le due parti del palcoscenico, quella davanti e quella dietro al fondale ZSM - Specchio Magico, sono qui illuminate in modo uniforme e il fondale si trova perciò in una situazione intermedia tra la riflessione e la trasparenza.
L'illuminazione dietro al fondale ZSM - Specchio Magico viene abbassata ...
... fino a spegnersi.Secondo Platone, il dodecaedro è l'unico poliedro entro cui possono essere circoscritti ed inscritti gli altri quattro solidi regolari (poliedri che possono essere circoscritti ed inscritti in una sfera) da lui conosciuti ed associati ai quattro elementi: cubo / terra, ottaedro / aria, icosaedro / acqua, tetraedro / fuoco.Sostanzialmente, il dodecaedro era da lui considerato una sintesi simbolica dell'universo.
Attraverso il fondale ZSM - Specchio Magico si vede qui in trasparenza il disegno di uno dei fondali dipinti da Rinaldo Rinaldi su tela ASC1000S - Sceno 1.000 cm, qui illuminato di luce rossa.Il prologo dell'opera, a cui si riferisce questa immagine, si svolge in un mondo sotterraneo popolato da gnomi.La stesura originaria dell'Hans Heiling prevedeva la presenza di un coro femminile, il coro di voci bianche (gli gnomi sono impersonati da bambini) è una variante introdotta dalla rappresentazione cagliaritana.
Attraverso il fondale ZSM - Specchio Magico si vede qui in trasparenza il disegno di uno dei fondali dipinti da Rinaldo Rinaldi su tela ASC1000S - Sceno 1.000 cm, qui illuminato di luce rossa.Qui, la regina madre, attorniata dal coro degli gnomi, tenta di dissuadere il figlio Hans Heiling dal lasciare il sottosuolo per recarsi in superficie nel mondo umano, che gli recherà solo sofferenza.
Opera romantica in un prologo e tre atti
Musica
Heinrich Marschner (1795-1861)
Libretto
Eduard Devrient
inizialmente destinato a Felix Mendelssohn
Prima
Berlino, Königliches Opernhaus, 24/5/1833

Scenografia,
costumi, regia
Realizzazioni pittoriche
Rinaldo Rinaldi
Laboratorio scenografico
Rubechini Carlo
Direzione tecnica
Paolo Calanchini

Allestimento
Teatro Lirico di Cagliari
Stagione
2003-2004, prima rappresentazione in Italia

Video & Documentazione

Teatro Lirico di Cagliari, ''Hans Heiling''

Materiali usati in questa realizzazione

ASC - Sceno

Tele

BSU - Super Gobelin

Tulle

FOT - Otello

Velluti

QLA - Laccato

Film decorativi

ZSM - Specchi in QSM - Magic Mirror Film

Fondali per proiezioni / trasparenza

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