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Emanuele Luzzati

 

Emanuele Luzzati con uno dei suoi personaggi.L’uso di figure ed elementi scenografici bidimensionali, che alludevano al mondo figurativo dell'infanzia, era frequente anche negli allestimenti per il pubblico adulto.Luzzati crebbe in una famiglia genovese ebraica, sia pure sostanzialmente laica:«Era ebraismo all'italiana, molto all'italiana, molto all'acqua di rose», ricorda egli stesso in La mia scena è un bosco ...
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... di Andrea Mancini, da cui sono tratte anche tutte le citazioni seguenti.Ma l'influenza del mondo ebraico sulla sua formazione artistica è innegabile, anche se ne ha tratto ciò che gli era più congeniale:«In ogni cultura ci sono molti lati, forse io ho preso quello più gioioso.»Nell'immagine, lito-serigrafia per Yom HaAtzmaut, Giornata dell’Indipendenza dello Stato di Israele.
Il Signor Bonaventura, uno dei personaggi più amati del Corriere dei Piccoli, storica pubblicazione compagna di letture di almeno tre generazioni di bambini italiani, è il primo tra i riferimenti dell'opera di Luzzati:«Se cerchi un papà per le mie storie, lo trovi in un'altra storia, cioè in Bonaventura di Sergio Tofano.È stato molto importante anche a livello scenografico perché era modernissimo, non era avulso dalle mode ...»
«... nella costruzione delle scene e dei costumi.Penso sentisse ad esempio un'influenza da parte del futurismo.L'elemento di modernità era in una scena molto sintetizzata, con costumi anch'essi bellissimi, soprattutto perché molto semplici.Più che nelle scene lo sento padre nelle illustrazioni, è stato importante come creatore di immagini, di illustrazioni, di rime.Un personaggio come Bonaventura ...»
«... non esisteva prima.»Nella foto: I tre grassoni, da Jurij Karlovič Oleša, produzione del 1978 del Teatro della Tosse, in cui la scenografia e i costumi sembrano in qualche modo rifarsi a Bonaventura, al futurismo e all'espressionismo.Nel 1938 Luzzati interrompe gli studi a causa delle leggi razziali ...
... di cui questo è l'annuncio su un quotidiano italiano dell'epoca, e decide di dedicarsi al disegno.Nel 1940 i genitori, sfollati nelle Langhe, lo inviano a Losanna, alla École des beaux arts et des arts appliquès dove completa la propria formazione accademica.In Svizzera Luzzati incontra altri rifugiati con cui allestirà il primo spettacolo teatrale e tra loro ...
... ci sono Alessandro Fersen, Aldo Trionfo, Guido Lopez, che entreranno nella storia della regia teatrale italiana del '900.Nell'immagine, la fuga degli abitanti di Losanna durante un allarme aereo in un video di repertorio della Radio Télévision Suisse.Il dopoguerra Luzzati lo inizia girando per l'Italia per far vedere i propri disegni ...
... in cerca di lavoro:«Ad un certo punto sono stato anche a Milano al Teatro alla Scala da Nicola Benois [nella foto].Lui mi ha detto che gli mancavano i costumi per Il cavaliere della rosa, io gli ho fatto i bozzetti e sono andati bene: la prima cosa che ho fatto in Italia è stato uno spettacolo per il tempio mondiale della lirica.Naturalmente io allora non gli davo importanza, mi sembrava un posto da vecchi.»
La scenografia e forse ancor di più l'illustrazione italiana del '900 vedono in Emanuele Luzzati (Genova 1921-2007) uno degli autori che più le hanno influenzate.
In Luzzati, la creazione della scena utilizza quasi esclusivamente materiali della tradizione impiegati con modalità spesso convenzionali.
I giochi di luce e le trasparenze non hanno un'importanza primaria, che è invece lasciata alle volutamente approssimative composizioni di stoffe, piattaforme, passaggi e trabocchetti che sottolineano con la loro apparente precarietà un senso di effimero che pervade e caratterizza la messinscena.
L'illusione fantastica si manifesta invece, con modalità impareggiabili, sui fondali e sui pannelli dipinti con l'inconfondibile segno grafico pittorico che diventa il motivo conduttore di tutti i suoi spettacoli.
Le citazioni e molte delle fotografie qui esposte sono tratte dal libro La mia scena è un bosco, (Titivillus Edizioni, 2003), che raccoglie una articolata intervista di Andrea Mancini in cui Luzzati ripercorre la propria vita artistica e privata.

Siti web che raccolgono ed illustrano l’ereditá di Emanuele Luzzati:
Fondazione Luzzati - Teatro della tosse
Casa Luzzati
Gianini e Luzzati

Materiali usati in questa realizzazione

Teatro Carlo Felice, ''Il flauto magico''

Opera lirica

Teatro Carlo Felice, ''L'elisir d'amore''

Opera lirica

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