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Teatro dell'Opera, ''Il turco in Italia''

Roma

Uno dei fondali in tela ASC1000S - Sceno 1.000 cm dipinti da Maurizio Varamo con vedute del golfo di Napoli.L'ambientazione temporale dell'opera di Rossini è stata trasferita dal regista Stefano Vizioli negli Anni '20.
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Un'altra gouache su tela ASC1000S - Sceno 1.000 cm che Maurizio Varamo ha ripreso da una veduta storica di Napoli, nei cui pressi si svolge l'intera vicenda de Il Turco in Italia.In questo caso il dipinto viene messo in risalto dalla massiccia ma elegante incorniciatura dorata che spicca su di un fondale oscurante realizzato in velluto FBR - Bruxelles nero.
Un fondaletto sagomato in tulle BGO - Gobelin su cui è dipinto il Vesuvio, assunto a principale simbolo della napoletanità, è stato utilizzato per la realizzazione di questo grande ventaglio, uno dei vari eleganti oggetti di scena che sottolineano l'esotismo della vicenda.Nelle scene di Susanna Rossi Jost il golfo fa da sfondo negli esterni ed è invece ritratto in grandi quadri negli interni.

Ancora in evidenza i costumi di ispirazione charleston e, in alto a destra, la trasparenza di un fondale dipinto su tulle BGO - Gobelin.
Uno dei fondali in tela ASC1000S - Sceno 1.000 cm dipinti da Maurizio Varamo con vedute del golfo di Napoli.L'ambientazione temporale dell'opera di Rossini è stata trasferita dal regista Stefano Vizioli negli Anni '20.
L'accampamento degli zingari, la cui presenza conferisce a Il Turco in Italia ulteriori elementi esotici.I costumi in stile charleston (di cui è ancora autrice Susanna Rossi Jost) contribuiscono allo sviluppo dell'ambientazione Anni '20 richiesta da Stefano Vizioli.
Dramma buffo in due atti
Musica
Gioachino Rossini (1792-1868)
Libretto
Felice Romani
dal libretto di Caterino Mazzolà Il Turco in Italia
Prima
Milano, Teatro alla Scala, 14/8/1814

Scenografia,
costumi
Susanna Rossi Jost
Realizzazioni pittoriche
Maurizio Varamo (1954 - 2019)
Direzione tecnica
Carlo Savi
Regia
Stefano Vizioli

Allestimento
Stagione
2005 / 2006

Oggi considerata una tra le più raffinate e innovative opere buffe mai composte, Il turco in Italia debuttò nel 1814 al Teatro alla Scala senza grande successo e fu considerata per oltre un secolo una delle opere minori del genio pesarese, che la compose a soli ventidue anni (ma anche il librettista Romani aveva solo due anni più di lui).
Per giustificare l'iniziale sfortuna de Il Turco in Italia, ora assunto al titolo di capolavoro assoluto, sono state avanzate varie supposizioni, prima tra tutte quella secondo cui Rossini avesse voluto prendersi gioco del pubblico del Teatro alla Scala parafrasando con un'inversione di ruoli L'Italiana in Algeri, rappresentata anche a Milano l'anno precedente, dopo il debutto di Venezia al Teatro San Benedetto che gliel'aveva commissionata.
Per quanto diffusa, la diceria non trova giustificazioni musicali, non avendo le due opere nemmeno un fraseggio in comune.
Un'altra motivazione tirata in campo per giustificare il tardivo successo de Il Turco in Italia è quella che lo vede schiacciato dal confronto con La Cenerentola e Il barbiere di Siviglia, che si guadagnarono subito una straordinaria popolarità grazie alle loro strabordanti esuberanza e immediatezza, relegandolo ad un ruolo di secondo piano nella produzione musicale di Rossini.
Certo è che, a partire dagli Anni '50 del secolo scorso, l'opera rientrò definitivamente nel repertorio teatrale grazie alle interpretazioni direttoriali di Gianandrea Gavazzeni e Vittorio Gui, e, soprattutto, alle memorabili e indimenticate performance che Maria Callas offrì al pubblico nel ruolo della spigliata protagonista Fiorilla.

Materiali usati in questa realizzazione

BGO - Gobelin

Tulle

FBR - Bruxelles

·Limited fabrics·

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